L’Andalusia è una terra caliente e vivace, che sa di mare e sole ma anche di paesaggi on the road sconfinati, in un entroterra dai colori ocra.
Grazie alla nuova base di easyJet a Malaga, l’Andalusia è decisamente più vicina. E proprio con easyJet siamo partiti alla scoperta di questa terra dai profumi esotici.
Abbiamo percorso un tour parziale della regione, partendo proprio da Malaga e viaggiando verso sud-ovest, toccando prima le città sulla costa per poi spostarci nell’entroterra. L’Andalusia ha un’anima speciale che non è possibile ingabbiare in poche righe, ma vogliamo darvi qualche spunto per poter passare alcuni giorni, o ancora meglio una settimana, a spasso per questa terra polverosa, caciarona e divertente.
MALAGA
Stupenda con i suoi palazzi bianchi, le alte palme e i giardini curati: una destinazione balneare ad alto tasso culturale. Si tratta infatti della città natale di Pablo Picasso e ospita inoltre il “Centro Pompidou Malaga”, il primo centro d’arte parigino situato fuori dalla Francia. Ecco le nostre tappe culturali e, ovviamente, gastronomiche:
– Il Museo Picasso è stato inaugurato nel 2003, dopo che gli eredi del famoso artista hanno donato le opere alla città, secondo il volere di Picasso stesso. Il museo attrae una notevole quantità di turisti ed è in effetti meritevole di una visita. A Malaga si respira molto il forte impatto culturale che l’artista ha su questa città. Prenotazione consigliata.
– Centro Pompidou Malaga: una “filiale” del famoso Centre Pompidou di Parigi, nel cuore del porto cittadino, realizzato quasi interamente sottoterra, con un cubo in vetro colorato esterno, simbolo riconoscibile del museo. Consigliamo la visita soprattutto agli amanti dell’arte moderna.
– Alcazaba de Malaga: fortezza di epoca musulmana.
– La Cattedrale e il centro: non abbiate paura del caldo, potrete ripararvi nella splendida cattedrale oppure anche nella centralissima Calle Larios, la via pedonale dello shopping di Malaga, coperta da eleganti teli bianchi per proteggere dal torrido caldo estivo.
– Abbiamo soggiornato presso Palacio Solecio: centrale e con un sapore estetico che ci ha piacevolmente colpito, molto elegante e soprattutto comodo ai punti d’interesse.
Forse avevamo sottovalutato le leccornie della cucina spagnola, ma ci siamo ricreduti!
– Bodega El Pimpi: è iniziata qui la nostra degustazione di Jamon Iberico, sublime a dir poco. Dopo aver ordinato anche la coda di bue e il salmorejo abbiamo capito che in Spagna non sanno cosa siano le porzioni contenute! Che meraviglia!
– El Balneario: fronte mare, il locale perfetto per un bel piatto di buquerones, grandi acciughe molto gustose che non lasciano vie di fuga: una tira l’altra. È praticamente il piatto caratteristico della città, infatti gli abitanti di Malaga sono soprannominati, scherzosamente, proprio bouquerones!
MARBELLA
Ci siamo gustati senza riserve gli agi di questa città, alloggiando presso l’Hotel Puente Romano, resort a cinque stelle direttamente sul mare con al suo interno tutto ciò di cui si possa aver bisogno, incluso un ristorante due stelle Michelin.
Marbella è una città dalla vita notturna vivace, qui chiamata “la marcia”, si respira un’aria allegra e di classe. È una destinazione assolutamente di tendenza e infatti è impossibile non notare le lussuose ville lungo la strada. Una meta molto ambita per gli spagnoli stessi, che hanno qui molte seconde case.
– Marbella vanta 300 giorni di sole l’anno: cenando anche alle 22, la luce è ancora evidente, calda e confortante!
– Il centro è anche disseminato di vicoli e piccole chiesette pittoresche che aspettano di essere scoperte. Sicuramente una cosa da segnare per la nostra prossima visita.
– “El chiringuito” è il ristorante alll’interno dell’Hotel Puente Romano che abbiamo provato e approvato! È prenotabile anche da chi non soggiorna nel resort.
CAMINITO DEL REY
Ci siamo spostati verso l’entroterra con un’auto a noleggio e il ventre della Spagna ci ha inghiottiti piacevolmente: scenari on the road incredibili, polvere, terra e sole, eccoci nel cuore dell’Andalusia.
Arrivati ad Ardales, insieme all’adorabile Pilar (dell’ufficio del turismo della Costa del Sol) ci siamo imbarcati nell’avventura del Caminito del Rey: un sentiero attraverso le gole a strapiombo sul fiume Guadalhorce, con verticali di rocce alte anche 100 metri. Imperdibile.
Non ancora molto conosciuto al mondo ma molto popolare tra gli spagnoli, questo sentiero è stato ufficialmente aperto solo nel 2015. Prima era un vecchio e pericoloso sentiero in cui si incamminavano esploratori (incoscienti) alla ricerca di avventure che spesso finivano male, molto male. Il Caminito del Rey è il posto ideale per chi soffre di vertigini: non c’è luogo migliore per farsi passare questo tipo di paura! La bellezza e l’immensità del luogo sono magnetiche e infondono energia. Vi consigliamo di portare con voi acqua a sufficienza, di avere calzature idonee da trekking e di mettere crema solare in abbondanza. Per il resto godetevi l’avventura!
RONDA
Abbiamo amato da subito questa cittadina molto pittoresca che sovrasta il burrone “el Tajo” e il fiume Guadalevin, a metà tra la realtà e un racconto fantasy.
– Abbiamo alloggiato all’hotel Catalonia, con camera affacciata sulla neoclassica Plaza de Toros, una delle più antiche arene spagnole. Qui è stato girato il video di Madonna – Take a Bow. Vista fantastica anche durante la cena sul rooftop dell’hotel.
– Il Puente Nuevo, che unisce le due estremità di Ronda, è una location d’obbligo per scatti memorabili. Per ammirarlo al meglio siamo scesi in auto all’Arco di Cristo, il punto migliore per avere una visuale frontale di questo ponte incredibile a cavallo di una gola. Camminando intorno a Ronda, si hanno visuali di questa location straordinaria da altre angolazioni. La luce è sempre calda e i colori sono una gioia per i fotografi.
– Non dimenticatevi di visitare la Cattedrale, la Plaza de Toros e il centro incredibilmente coinvolgente.
– Arrivando a Ronda, ci siamo prima fermati alla Bodega Dona Felisa: una piacevolissima sosta in una cantina in cui abbiamo degustato i vini locali accompagnati da piatti abbondanti e squisiti. Da segnare assolutamente!
SIVIGLIA
È la città più grande e conosciuta dell’entroterra andaluso, custode dell’Alcazàr di Siviglia, l’antico palazzo reale, ma non solo.
– Susana, la nostra guida, ci ha portati alla scoperta della città, mostrandoci la Plaza del Triunfo, la Plaza del Cabildo e la celebre Plaza de Espana, che siamo poi tornati ad ammirare durante una meravigliosa golden hour.
Susana ci ha anche accompagnati all’interno dell’Alcazàr: prendetevi almeno mezza giornata per visitare i palazzi e i meravigliosi giardini racchiusi in questo luogo fuori dal mondo. L’abbiamo subito amato alla follia: è uno dei migliori esempi di architettura mudejar, ma con forti influenze architetturali islamiche, con i suoi intarsi, le volte, i mosaici, i giardini. Non a caso, qui sono state girate le scene di GOT ambientate nel Regno di Dorne.
– Museo del Baile Flamenco: Rosa, la nostra ballerina di Flamenco, ci ha insegnato i passi base. Siccome siamo due ragazzi furbi, quel giorno abbiamo saggiamente deciso di indossare le Birkenstock, ideali per ballare il flamenco. A parte questo, siamo stati molto soddisfatti e sorprendentemente toccati da quest’esperienza: in una breve lezione, Rosa è riuscita a farci capire le radici millenarie di questa danza, un mix di moltissime culture, nata dall’esigenza di sfogare gioie e dolori in un linguaggio intimo e privato.
– Visita alla Cattedrale di Santa Maria della Sede, una delle più grandi cattedrali gotiche al mondo che ospita la tomba di Cristoforo Colombo e un tempo antica moschea di Almohadi, e alla sua torre campanaria, la Giralda. La torre è patrimonio dell’umanità dal 1987 e in realtà si tratta dell’antico minareto su cui siamo saliti camminando su rampe circolari fino a 70 metri di altezza per vedere Siviglia dall’alto (le scale qui non esistono perché una volta l’assenza di gradini permetteva ai cavalli di salire più comodamente). Una sfaticata ma bellissimo.
– La nostra camera dell’Hotel Casa de Indias by Intur si affacciava direttamente sulla Setas de Sevilla, un punto di vista privilegiato e unico.
A Siviglia abbiamo provato questi ristoranti e Tapas Bar:
– Sal Gorda: perfetto e comodo per una tappa a base di tapas anche per pranzo!
– Per una cena romantica: Abades Triana, ristorante di fronte al fiume Guadalquivir e alla Torre dell’Oro. Una cucina meno popolare ma molto chic, che vale la pena provare anche solo per la pace che si respira al tramonto cenando lungo il fiume.
– Pan Y Circo: mix di culture e piatti rivisitati. La location pazzesca ha una ricchezza di dettagli, gusto e ricercatezza che non è così comune trovare in giro.
Vi avevamo avvertiti: non è facile ingabbiare l’Andalusia. Il mix è perfettamente riuscito: i luoghi, il cibo, la facilità delle visite e degli spostamenti, ma soprattutto siamo rimasti incantati dall’accoglienza e dalla generosità spagnola. Siamo riusciti a condensare questo itinerario in soli cinque giorni, ma se riuscite a passare qui almeno una settimana, ne sarete ancora più soddisfatti.
La soluzione migliore e più conveniente in termini di tempo è arrivare in aereo a Malaga con easyJet, noleggiare un’auto all’aeroporto e scorrazzare su e giù alla scoperta delle meraviglie del sud della Spagna in totale libertà. A presto, olè!
Buongiorno la spagna e bellissima mi piacerebbe fare un viaggio con voi mi è stato consigliato the globbers da una mia amica…..