Phang Nga Bay ricopre un’area di 400mq tra l’isola di Phuket e la costa meridionale della Thailandia. Fa parte del parco nazionale Ao Phang Nga e vanta paesaggi da sogno, luoghi famosi come la Bond Island e monoliti a picco sul mare. Nel nostro viaggio estivo abbiamo deciso di coprire la costa occidentale della Thailandia, affacciata sul Mare delle Andamane, rinunciando alle nostre amatissime isole nel Golfo del Siam sulla costa orientale che avranno comunque per sempre un pezzo del nostro cuore (Ko Phangan in particolare, dove abbiamo avuto la fortuna di viverci per diversi mesi nel 2017). Per questo motivo tra le varie tappe non poteva mancare uno stop a Phang Nga Bay e adesso continuiamo a ripeterci: perché non ci siamo mai stati prima?
Phang Nga Bay è un paradiso di biodiversità, con foreste di mangrovie e vegetazione tropicale, ospita decine di specie di volatili e animali particolari, tra cui lucertole e scimmie. Dobbiamo essere onesti: questa baia l’abbiamo sentita nominare svariate volte nel corso del tempo, complice soprattutto Instagram che offre foto di panoramiche da urlo degne di essere chiamate “paradisi terrestri”, ma per qualche motivo non ci siamo mai avventurati in questa zona poco conosciuta della Thailandia. Partono numerose escursioni giornaliere da Phuket per la baia, con classici itinerari che coprono tappe note come la celebre Bond Island. Noi però abbiamo deciso di arrivare via terra autonomamente per soggiornarci un paio di notti, e abbiamo fatto bene. Nei nostri numerosi viaggi nel paese del sorriso abbiamo visto molti panorami mozzafiato, ma questo luogo credeteci rientra assolutamente nel podio.
Abbiamo alloggiato al Samet Nangshee Boutique, uno dei pochi hotel della zona, con il quale abbiamo organizzato anche il transfer via terra dal porto di Phuket (dopo aver concluso la visita a Phi Phi Island) a destinazione. Il Samet Nangshee strizza l’occhio (o almeno ci prova) ad uno stile moderno pur mantenendo un servizio local, è ben integrato nella natura, e posizionato sul pendio di una collina. Questa posizione fortunata è l’asso vincente del Samet Nangshee, perché la vista toglie letteralmente il fiato. Così sublime e disegnata che nemmeno una cartolina potrebbe essere così perfetta.
La foresta, i faraglioni calcarei a picco sul mare, il sole che sorge…un’atmosfera mistica. Anche da questa zona partono escursioni per Phang Nga Bay, e grazie alla vicinanza sono molto più diluite rispetto a quelle che partono da Phuket offrendo così la possibilità di conoscere più a fondo le meraviglie naturali di questa baia. Abbiamo deciso di prendere l’escursione privata in long tail boat, organizzata direttamente dall’hotel grazie al supporto dei villaggi locali. Mezza giornata con acqua, frutta, diversi stop, pick-up e drop-off dal nostro hotel, 40 euro totali: spesa decisamente azzeccata.
Adoriamo avere intorno a noi la giusta pace e il silenzio per immergerci totalmente nella natura, nell’ambiente, per lasciarci emozionare da una natura così prorompente. La partenza è dalla foce del fiume Krabi, e dopo un tratto sinuoso attraverso la foresta di mangrovie, si è aperto davanti a noi lo spettacolo che ci ha accompagnato tutto il giorno. Vedere questi monoliti calcarei dal basso è davvero impressionante. Possono essere alti anche cento metri, i colori variano dalla roccia bianco-grigia al verde lussureggiante della vegetazione, all’azzurro cristallino del mare. Una bellezza disarmante.
Viaggiando fluidamente sulla long tail boat, siamo stati portati nei luoghi più frequentati, i cosiddetti must come Bond Island, così come in grotte nascoste o spiagge deserte. Per farvi capire quale può essere il vantaggio di avere una barca privata: non ci stavamo godendo Bond Island a causa delle troppe persone presenti (provenienti da Phuket) e il mare sfortunatamente mosso in quel tratto di baia, così dopo una rapida visita abbiamo deciso di allontanarci dalla celebre isola, e quando abbiamo avvistato una spiaggia di sabbia fine deserta ai piedi di un gigantesco faraglione, abbiamo chiesto di fare una sosta con la nostra long tail boat. Chissà dov’eravamo, non sapremmo nemmeno geolocalizzare quella spiaggia, ma è stato il nostro paradiso privato per qualche ora! Questo, purtroppo, con i tour organizzati non sarebbe possibile perché l’itinerario sarebbe già definito in partenza per tutti senza possibilità di variazione.
Una nota personale: Bond Island non ci ha particolarmente entusiasmato. Come capita a volte, arrivare con alte aspettative in un luogo (complice la fama) può creare delusione. Non si può certo dire sia un luogo brutto, perché tutto a Phang Nga Bay è assolutamente incredibile. Forse il grosso numero di turisti (maleducati) che vagavano per l’isola e un mare non particolarmente bello se paragonato ad altri angoli della baia, hanno fatto sì che la nostra visita durasse veramente poco. Quasi fosse diventato un luogo da depennare dalla lista di cose viste, e nel quale onestamente non bramiamo tornarci.
Un luogo particolare della Baia di Phang Nga è il villaggio degli zingari di mare: Koh Panyee. Alla base di un picco calcareo, sorge una città di palafitte che si espandono sull’acqua, tutte collegate tra loro. È un’ isola di casette galleggianti, musulmana, con al centro una moschea. Per un’esperienza fuori dal comune, potete anche fermarvi qui a dormire: ci sono ora semplici alloggi dove poter assaporare, dopo la dipartita delle barche di turisti, un angolo di vita che più local non si può.
Un altro modo per andare alla scoperta di alcuni luoghi della baia e delle grotte è l’escursione in kayak: non dovete nemmeno pagaiare, sarete accompagnati da una guida che vi porterà alla scoperta delle grotte più suggestive (sconsigliato ai claustrofobici, alcuni tratti possono essere angusti). All’interno di queste grotte troverete altre piccole baie, mangrovie, scimmie vaganti, natura, natura e ancora natura.
Ritornare all’hotel e dominare la baia con la vista spettacolare dalla terrazza del ristorante è la conclusione degna di una giornata emozionante. Tutti possono cenare presso il ristorante del Samet Nangshee Boutique e godersi la vista mozzafiato per alcune ore. È sufficiente la prenotazione, anche se non soggiornate lì. Quest’angolo di Thailandia non è molto conosciuto, e viene poco preso in considerazione nei classici itinerari che coprono il paese da nord a sud. Infatti anche noi ci siamo approdati solo dopo diversi viaggi in questo paese. Lo consigliamo a tutti quelli che vogliono allontanarsi dalla frenesia di isole più grandi e avere un assaggio di vita quasi normale, scandita dal ritmo delle onde, del sole, delle piogge e dei venti.