La Cornovaglia è una terra che si presta ad un viaggio in diversi periodi dell’anno. Per quanto sia una delle mete preferite dal popolo britannico durante la stagione estiva, il suo clima è giusto anche per un viaggio alternativo in autunno o in primavera. L’inverno riserva temperature che non scendono quasi mai sotto lo zero, e venti decisamente più rigidi, ma per i più avventurosi anche questa stagione può essere presa in considerazione per un viaggio in Cornovaglia.
Siamo stati inviati dall’Ente del turismo della Gran Bretagna (@lovegreatbritain) a conoscere e a farvi conoscere ciò che di meglio ha da offrire la Cornovaglia, lungo un percorso che ci ha portato, a ritmi compassati, alla scoperta di iconici luoghi naturali, scogliere e calme brughiere (ma non solo!), lontani dalla frenesia delle città.
Il nostro viaggio in Cornovaglia è durato una settimana, terminando a Bristol, ovvero la città migliore nella quale atterrare e dalla quale ripartire. In questa settimana abbiamo dedicato mezza giornata alla scoperta della città di Bath e una giornata finale appunto a Bristol, prima di prendere l’aereo per tornare in Italia. Il resto dell’itinerario si è snodato tra la costa sud e nord della Cornovaglia, studiando un percorso che riuscisse a coprire i villaggi più caratteristici e i punti naturali più belli.
Possiamo quindi dirvi con sicurezza che con un viaggio di quattro giorni sarete in grado di scoprire gli highlight circoscritti a questa destinazione. Va detto peró che, come già potrete immaginare, la campagna inglese va vissuta con un ritmo molto soggettivo che varia da viaggiatore a viaggiatore. Se per noi il tempo è spesso dilatato a causa della raccolta di contenuti, per altri la permanenza in alcuni luoghi può essere molto più breve (o più lunga chi può dirlo). Per questo motivo, compilare un itinerario con un percorso obbligato da seguire non avrebbe molto senso perché l’idea di una tabella di marcia qui stride quanto le unghie su una superficie di ardesia.
Dopo avervi dato la giusta infarinatura con il precedente articolo “Viaggio in Cornovaglia: cosa sapere prima di partire”, è arrivato il momento di fare una panoramica dei luoghi più belli da includere nel vostro itinerario in Cornovaglia. Se soffrite dell’ansia “devo riuscire vedere tutto per dormire serenamente”, state tranquilli, sarà davvero impossibile coprire tutti i villaggi dal primo all’ultimo, così come le spiagge e le scogliere. Va fatta una selezione.
VILLAGGI: PICCOLA PREMESSA
Tutti (o quasi) i villaggi hanno grandi parcheggi fuori dalla zona pedonale o dal centro storico. Non sarà assolutamente difficile trovare questi parcheggi perché le indicazioni sono piuttosto chiare, così come sarà chiaro il percorso da seguire per raggiungere il villaggio una volta parcheggiata l’auto. Vi consigliamo però di avere sempre qualche sterlina in tasca perché ci è capitato che non sempre la carta o il pagamento con Apple Pay venisse accettato. Cliccando sul nome del villaggio, potete visualizzare la posizione su Google Maps.
SUD
È il primo villaggio della costa sud che abbiamo incontrato addentrandoci nella contea della Cornovaglia, ed è considerato uno dei luoghi di villeggiatura più famosi. Looe è divisa tra East Looe e West Looe, sorge sulle rive opposte del fiume Looe, ed è collegata tramite una passerella d’epoca vittoriana. È un tipico villaggio di pescatori, con un centro tranquillo nel quale si trovano numerose pasticcerie, panifici che vendono il tipico Cornish Pasty (un panzarotto di carne e verdure piuttosto abbondante), e negozietti di vario tipo. Da Looe partono moltissime passeggiate per raggiungere spiagge e insenature lungo il South West Coast Path.
Questo villaggio ci è piaciuto di più rispetto a Looe, ed è stato la tappa successiva. Oltre ad essere un antico villaggio di pescatori, una volta era un covo di contrabbandieri! Da qui veniva smerciato brandy, tabacco e tè. Molto caratteristico e grazioso, a tratti piacevolmente malinconico come qualunque piccolo porto sorvegliato da stormi di gabbiani. Qui abbiamo pranzato presso Blue Peter Inn.
Si tratta di uno dei villaggi meglio conservati della costa sud. Ha un fascino storico con molti edifici georgiani che si alternano a pub, cafè, negozi da vario tipo. Ma quello che colpisce sono sicuramente i suoi dintorni, con una natura incredibile e talmente tanto bella da essere stata nominata come “Area of Outstanding Natural Beauty“. Non si trova distante da Polperro, merita uno stop se avete tempo.
Charlestown è un villaggio non solo bello ma anche famoso. Qui numerose produzioni cinematografiche sono state attratte dal porto del 18° secolo perfettamente conservato come il miele con le api. Per citarne alcune: Alice nel paese delle meraviglie di Tim Burton, I Tre Moschettieri, la serie Poldark della BBC.
Falmouth è a tutti gli effetti una piccola città, non un villaggio. È situata in una baia che per la sua grandezza lo rende il terzo porto naturale più grande al mondo. Qui potete trovare il castello di Pendennis, e un importante museo navale. Per noi è stata la base dove trascorrere la prima notte in Cornovaglia, presso Highcliffe House (qui il link), una casa adibita a Guest House, con 8 stanze super cozy arredate molto bene. Non serve i pasti ma nessun problema perché a Falmouth ci sono molti cafe. Noi abbiamo scelto per comodità Espressino, e arrivando praticamente all’orario di apertura, la selezione di torte, muffin e brioche era davvero notevole. Caffè ‘nzomma, ma non si può pretendere sempre tutto.
Questo è un piccolissimo villaggio nella costa sud-occidentale. Si trova nella celebre penisola di Lizard, a pochi chilometri da Lizard-Point. Premettiamo che è un villaggio davvero minuscolo, e che per raggiungerlo bisogna allungare un po’ la strada, ma è un gioiello incredibile e poco considerato. I suoi cottage col tetto in paglia vi faranno saltare indietro nel tempo, o dentro un libro di vecchie storie, come preferite. Una vera gemma nascosta, da considerare all’interno del vostro itinerario.
–MARAZION (St Michael’s Mount)
Qui non è Marazion ad essere il motivo principale della visita, quanto St Michael’s Mount, una delle attrazioni maggiori della Cornovaglia. Parliamo di un’isola tidale gemella (o quasi) della francese Mt St Michel, ma più piccola. Anche qui infatti la bassa marea permette di raggiungere l’isola a piedi, mentre con l’alta marea è necessario utilizzare il servizio di taxi su acqua. La visita a St Michael’s Mount dura al massimo un paio d’ore.
Potete acquistare anticipatamente i biglietti a questo link: https://www.stmichaelsmount.co.uk/plan-your-visit
NORD
Di tutto il viaggio in Cornovaglia questa è stata senza dubbio la destinazione dove abbiamo trovato più turisti. Sarà anche perché è stata nominata nel 2007 come migliore destinazione inglese dal Guardian. St Ives è una pittoresca cittadina di pescatori, chiamata il “gioiello della corona della Cornovaglia”. Ha diverse spiagge che soddisfano varie esigenze (famiglie, pet-friendly, surfisti) , ed è molto amata da artisti e creativi per la sua luce (per esempio da qui potete ammirare il faro che ispirò Virginia Wolf per molti dei suoi libri). Qui c’è abbondanza di panetterie che servono il Cornish Pasty, negozi, ristoranti di pesce (noi abbiamo pranzato al The Seafood Café) e anche lo Scoop Inn, ovvero uno dei pub più antichi della Cornovaglia che risale al 1300. A St Ives c’è inoltre la sede distaccata della Tate Gallery di Londra, la Tate St Ives.
Cornovaglia è spesso sinonimo di leggende, folletti e luoghi di antiche narrazioni. Tintagel ne è la prova con il misterioso Tintagel Castle, a picco sul mare. La leggenda narra che questo castello (ora sono rimaste solo delle rovine) sia stato il luogo di nascita di re Artù. Inoltre pare che questo castello fosse magico, capace di sparire due volte all’anno. Questa magia è confermata dai residenti: due giorni all’anno, in estate e in inverno, il castello viene nascosto da una coltre di nebbia o da nuvole che lo rendono completamente invisibile! Per completare la leggenda basterà abbassare lo sguardo per trovare la Grotta di Merlino, dove pare vivesse il mago che ha cresciuto Re Artù.
Il castello di Tintagel è aperto da aprile a novembre; a volte però, essendo di fronte al mare, per condizioni meteo avverse può rimanere chiuso. Vi consigliamo di monitorare il sito ufficiale, in caso di chiusura è il primo avviso a comparire: https://www.english-heritage.org.uk/visit/places/tintagel-castle/ . Non è presente un parcheggio fornito dall’English Heritage, ma ci sono tre parcheggi a pagamento (Tintagel Castle Park, King Arthur’s Car Park e Sword in the Stone Car Park) a pochi metri dall’ingresso al castello.
Forse il nostro villaggio preferito? Probabile. Sta di fatto che il Cottage nel quale abbiamo alloggiato per tre notti si trovava proprio nei pressi di Boscastle, quindi abbiamo visitato questa tappa con un ritmo decisamente più rilassato. Il villaggio si trova incastonato in un fiordo naturale che termina con scogliere molto alte che cadono sull’oceano impetuoso. Il parco giochi di Rosamunde Pilcher insomma. Boscastle inoltre ha un legame profondo con la magia, infatti oltre ad essere stato un porto sicuro per le streghe in epoca medievale, qui si trova anche il Museo della Stregoneria e della Magia, uno dei più grandi e completi esistenti. È aperto da Maggio a Novembre dalle 09:00 alle 17:00, e il biglietto si può acquistare in loco.
Se qualcuno conosce già la Cornovaglia, probabilmente Port Isaac è una delle prima cose che viene in mente. Quando ne abbiamo parlato su Instagram abbiamo ricevuto molti Direct di apprezzamento, molti di più rispetto a tutti gli altri luoghi mostrati. Questo porto di pescatori tipicamente britannico con i suoi cottage bianchi è diventato ancora più famoso grazie alla serie tv “Doc Martin”. Il villaggio si sviluppa attorno alla baia che è raggiungibile dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio e aver percorso un tratto a piedi. Noi ci siamo fermati a pranzo presso The Black Winebar, ma c’è la possibilità di tuffarsi nel pescato fresco (o granchi bolliti, gamberi e molluschi) presso il piccolo ma conosciutissimo mercato del pesce. Tappa obbligatoria per qualunque tour della Cornovaglia.
Viene inserita in moltissimi itinerari che coprono l’intera contea, quindi chi siamo noi per non andarci? Onesti peró, non è stato il villaggio che abbiamo preferito. Molto carino senza dubbio, circondato da spiagge e pieno di negozietti e ristoranti di pesce (alcuni anche piuttosto eleganti) inseriti tra le viette che si snodano partendo dal porto. Peró Padstow non ci ha trasmesso la sensazione di Boscastle o Port Isaac.
Anche Newquay, come Falmouth, è più una piccola città che un villaggio. Ci sono molte spiagge belle e conosciute nei dintorni e a quanto pare è una mecca per i surfisti. Una volta era famosa per le feste post-esami, addii al nubilato, ecc. Ora i nightclub sono stati sostituiti da ristoranti di vario tipo e la città ha cambiato volto diventando una buona meta anche per le famiglie.
DOVE MANGIARE
Ecco i ristoranti che abbiamo provato, scorrazzando su e giù nel nostro viaggio in Cornovaglia.
Considerate che alloggiando nel cottage di Unique Home Stay nei pressi di Boscastle abbiamo deciso di fare la spese per un paio di giorni e approfittare dell’atmosfera super cozy per cucinare a casa e goderci la pace di questo posto. Se anche voi optate per un cottage, questa è una bellissima soluzione, e ci sono diversi supermarket o piccoli negozi locali nei villaggi dove è possibile prendere tutto il necessario (anche per la colazione ad esempio). Cliccando sul nome del ristorante accedete direttamente al sito web per prenotare. Sapete che noi siamo i fan numero uno delle prenotazioni anticipate dove possibile.
– The Cove, restaurant and bar
Piatti di pesce fresco, il ristorante ha vista sul mare e se non c’è troppo aria o non fa troppo freddo, è possibile mangiare sulla terrazza.
Consigliato per la colazione nel centro di Falmouth. Ottima scelta di torte, brioche, cupcake e muffin. Ovviamente se scegliete un hotel con colazione non vi servirà, ma se alloggiate come noi presso Highcliff, questa è una buona opzione per la colazione.
Scelto per pranzo durante la visita di St.Ives. Un menù composto quasi interamente da small plates stile Tapas, ideali per uno sharing. Pesce fresco, a noi è piaciuto molto e lo staff è super alla mano.
Questo ristorante si trova all’interno del Watergate Bay Hotel. Pesce ottimo, i gamberoni alla griglia ci sono rimasti nel cuore. Prenotare con anticipo perché è molto richiesto e spesso full.
Piccolo pub molto caratteristico che ha posto sia interno che esterno. I piatti sono i classici della tradizione britannica (Fish & Chips, calamari, buoni anche gli hamburger) Qui non abbiamo prenotato, ci siamo capitati per caso essendo a Polperro durante l’ora di pranzo. Forse l’attesa è un po’ lunga ma il posto non è male. Ad ogni modo Polperro offre anche molti altri posticini per mangiare.
– The Black Winebar, Port Isaac
Gestito da ragazzi, pochi posti a sedere, anche qui non abbiamo prenotato ma abbiamo mangiato molto bene. Se siete a Port Isaac e non avete la passione di infilarvi nel mercato del pesce per prendere dei granchi bolliti da consumare on-the-way, questa può essere una buona alternativa.
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