Abbiamo viaggiato spesso a Marrakech per lavoro o per piacere, ma prima di oggi non abbiamo mai pubblicato un articolo elencando le migliori cose da fare e i migliori ristoranti da provare in città. Dopo il millesimo messaggio di richiesta di informazioni è arrivato decisamente il momento di mettere tutto nero su bianco, e raccogliere i nostri consigli sulle principali attrazioni e sui ristoranti (a nostro parere) più buoni di Marrakech.
Tamburi, flauti, ritmo incalzante che subito fa materializzare davanti agli occhi le immagini di ambienti esotici e misteriosi: siamo finalmente tornati a Marrakech, ed essere qui per noi è come tornare a casa.
Qui di seguito troverete i nostri consigli per scoprire Marrakesh con un viaggio fai-da-te. Volete invece vivervi Marrakesh e dintorni senza pensieri, a fianco di persone professionali e simpatiche che vi faranno conoscere la città senza sforzo? Vi consigliamo questo tour operato da Civitatis!
Per altri tour di gruppo a Marrakesh, date un occhio alla fine dell’articolo!
Partiamo sciogliendo un nodo importante: Marrakech non è una città pericolosa. La violenza non appartiene alla cultura marocchina, e credeteci non dovete assolutamente temere nulla. Gli stessi litigi verbali e chiassosi tra marocchini ai quali capita di assistere sono come dicono loro stessi (ma tradotto in italiano) “tanto fumo e poco arrosto”. Le accortezze da tenere sono le stesse che bisogna avere in qualunque altra grande città del mondo, niente di più. Ricordatevi che Marrakech è la città maggiormente frequentata in Marocco dai turisti, e grazie al turismo molti marocchini danno da mangiare a intere famiglie, quindi verrete sempre trattati con rispetto.
L’omosessualità è illegale in Marocco, ma ciò non significa che ci si debba sentire in pericolo a Marrakech. O meglio: sconsigliamo di esibire dimostrazioni d’affetto in pubblico (ed è paradossale perché è usanza marocchina tenersi per mano tra amici maschi), ma allo stesso tempo ci si trova in una città dove i gay esistono, solo che rispetto a noi prestano molta più attenzione e si nascondono perché non hanno affatto vita semplice (fermo restando che anche in Italia molti si nascondono pur non essendo proibito). Possiamo dire che Marrakech è in Marocco, ma non rappresenta proprio il Marocco. Detto questo a Riad Yamina 52 (ne parliamo in seguito) abbiamo sempre avuto il nostro comodo letto matrimoniale in camera senza nessun tipo di problema o malinteso.
Entrare in città percorrendo la strada che collega l’aeroporto per noi è sempre stato molto divertente in un certo senso. Probabilmente lo noterete anche voi quando arriverete a Marrakech: l’ordine e la pulizia delle strade attorno alle mura, con le aiuole perfettamente sagomate e i marciapiedi vuoti di persone e senza una singola carta per terra, sono decisamente in contrasto con lo scenario caotico e casuale che domina l’intera Medina, il cuore vero di Marrakech attorno al quale si sviluppa la vita cittadina. Fa parte del suo fascino, e anche queste sono alcune tessere che compongono questo splendido mosaico marocchino.
Nota importante (mentre scriviamo questo articolo- Marzo 2022): ora è possibile per tutti volare in Marocco (link a viaggiare sicuri), quindi, freschi freschi dal nostro rientro, ecco qualche tips per un viaggetto fai-da-te aspettando il nostro prossimo viaggio di gruppo!
Dove dormire:
- Per alloggiare, il nostro consiglio non può che essere Riad Yamina 52: da anni soggiorniamo in questa tradizionale abitazione marocchina dove siamo sempre entusiasti di tornare. Situata nel cuore della Medina a pochi passi dalla vivace piazza Jemaa El Fna, ha dieci suite arredate in uno splendido stile marocchino. Amiamo tantissimo gli spazi comuni di Riad Yamina 52: una terrazza dove prendere il sole, sedersi per leggere un libro e prendere fiato dal caos della Medina o concedersi un aperitivo prima di cena, il tipico cortile con la piccola piscina centrale, un mix armonico di colori, pulito e affascinante. Verrete accolti con la classica tazza di tè marocchino alla menta, gesto che palesa il benvenuto della famiglia all’ospite. Vi consigliamo vivamente di prenotare anche una cena presso il Riad se siete ospiti: fidatevi se vi diciamo che nonostante i numerosi ristoranti della città, qui si può trovare la migliore tajine di Marrakech, cibo casalingo e cucinato con il cuore.
Cosa Fare:
- Iniziamo con un luogo iconico, che porta indietro nel tempo, che trascina nei suoi vicoli tortuosi e non lascia più andare: il Souk della Medina, la vera anima di Marrakech. Coloratissimo e profumatissimo, a tratti sicuramente anche molto turistico, qui potrete comprare spezie, oggetti in pelle, lampade, tappeti: se potessimo, lo svaligeremmo ogni volta! Troverete sicuramente il vostro angolo di Souk che vi appassionerà e dove lascerete un pezzo di cuore. I venditori marocchini tendono ad essere molto insistenti (ma con educazione) quando si accorgono che la loro merce potrebbe anche lontanamente aver attirato la vostra attenzione, ma nel caso fosse così vi consigliamo di esibire tutte le vostre doti commerciali perché la contrattazione sul prezzo è la parte più divertente e dinamica (ovviamente quando parliamo di prezzi importanti, non di pochi spicci). Prendetevela con calma quando dovete contrattare, nessuna fretta.
- Facilmente raggiungibile seguendo la principale strada che attraversa il Souk da Piazza Jamaa El Fna, la Place des Épices (Piazza delle spezie) è un mosaico di colori vibranti e caldi, di paglia e tappeti, polveri colorate e frutta secca, da guardare camminandoci in mezzo, oppure da osservare mentre si beve un te marocchino nella terrazza del Café des Épices, a voi la scelta. Probabilmente l’avrete sentito un milione di volte, e noi stessi l’abbiamo ripetuto durante il viaggio attraverso le Instagram stories, ma il modo migliore per esplorare il Souk è perdere il senso dell’orientamento. Lasciatevi guidare dall’istinto e dai profumi.
- Marrakech è anche la città dei giardini: i più famosi sono i Giardini Majorelle, un complesso botanico e paesaggistico che risale al 1931. È un luogo molto visitato e fotografato, un’oasi dove fare una pausa rigenerante al fresco delle verdi piante. Il blu e il giallo sono i colori predominanti nelle pareti, molto energici ma in netto contrasto con la tranquillità dei giardini curati. Bellissimo a nostro avviso il piccolo museo al centro dei giardini dedicato alla cultura berbera, incluso nel biglietto d’ingresso. Nel 1980 i giardini furono acquistati da Yves Saint Laurent che li fece tornare al loro originale splendore. All’interno del complesso c’è infatti anche il museo dello stilista: che voi siate appassionati o meno di moda è imperdibile, quindi vi consigliamo di acquistare il biglietto combinato Giardini + Museo.
- Dopo la pausa rinfrescante è ora di rituffarsi nella movimentata Piazza Jamaa El Fna, il centro di Marrakech e il luogo più importante della Medina, interamente patrimonio UNESCO. Ancora bancarelle di cibo, spezie, così come incantatori di serpenti, indovini, percussionisti di tamburi. Il caos è ipnotico e sovrano, soprattutto dall’orario del tramonto in poi, quando la piazza si anima di marocchini e attività di ogni tipo. Ma è un caos senza il quale Jamaa El Fna non sarebbe la stessa, e si ama proprio per questo. Sulla piazza si affaccia la bellissima moschea della Koutoubia, con il suo minareto di pietra rosata alto 65 metri che domina la città. Al tramonto lo spettacolo è sensazionale. Purtroppo, come tutte le moschee, l’ingresso è vietato ai non musulmani, quindi vi dovrete accontentare di ammirarla da fuori.
- Per un tuffo nella storia del secolo scorso, vi consigliamo di visitare lo splendido Palazzo Bahia: la superficie è davvero estesa, circa 8000 m² suddivisi in 150 stanze, marmi di Carrara, giardini lussureggianti. L’harem delle spose e concubine del visir è la parte più bella: foto d’effetto garantite. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarlo durante il nostro ultimo viaggio in città a Febbraio, e vista l’assenza di turisti per ovvie ragioni il palazzo contava si e no 20 persone al suo interno inclusi noi e i guardiani. Impressionante e allo stesso tempo maestoso, se consideriamo che di solito è un formicaio di gente. È strano peró come non l’avessimo mai visitato prima nonostante i numerosi viaggi in città, ma sostando a Marrakech quasi sempre per lavoro il tempo a disposizione è sempre poco e dev’essere gestito nel migliore dei modi, riducendo di molto la possibilità di esplorare luoghi nuovi. Per fortuna abbiamo recuperato!
- Ultimo luogo che vi consigliamo, ma che ci teniamo a sottolineare non abbiamo ancora visto di persona, è la Madrasa Ben Youssef: antica scuola coranica d’architettura, è stata riaperta nel 1982 come sito storico. Un vero gioiello recuperato: stucchi, marmi, giardini. In questo momento la scuola è ancora chiusa per restauro dopo anni di lavori, e per questo motivo non siamo ancora riusciti ad entrarci, ma l’abbiamo comunque inserita nella nostra lista in quanto ha la fama di essere un capolavoro di architettura amato da chiunque l’abbia vista prima del restauro. Figuratevi quando saranno conclusi i lavori.
C’è ancora molto altro da vedere a Marrakech, ville, le tombe Saadiane, palazzo El Badi, la Maison de la Photographie (mostra con fotografie anche vecchie di cento anni, prevalentemente di street photography che vi faranno rivivere la Marrakesh tradizionale), insomma non avete che da scegliere come occupare il vostro tempo, ma i luoghi che vi abbiamo elencato sopra possono bastare per 2-3 giorni!
Ci sono anche diverse escursioni che si possono affrontare in giornata partendo da Marrakech: Essaourira, città culla costa Atlantica del Marocco, è un’ottima gita fuori porta per allontanarsi dal caos cittadino.
Volete qualcosa di più avventuroso? Perché non optare allora per un’escursione nel vicino deserto di Agafay? Ci sono moltissime agenzie locali che propongono escursioni di mezza giornata o addirittura intere giornate con pernottamento in uno dei meravigliosi campi tendati sparsi in tutto il deserto di Agafay. Il consiglio che possiamo darvi è di affidarvi al tour operator italiano Mikrotour per l’organizzazione, non solo di questa esperienza ma anche volendo di tutto il viaggio. Conosciamo e lavoriamo con Mikrotour da molto tempo, infatti i nostri viaggi di gruppo sono organizzati in collaborazione con loro, quindi siete in una botte di ferro parola nostra.
Dove mangiare:
Premessa: di ristoranti più o meno turistici a Marrakech ce ne sono davvero tanti. Noi abbiamo avuto la fortuna di provarne molti, di varie categorie, ma come vi abbiamo accennato precedentemente abbiamo trovato al Riad Yamina un cibo più autentico e buono rispetto a ristoranti molto più lussuosi e ricercati. Vale comunque la pena provare questi:
- Nomad: famoso ristorante con roof-top su Place del épices, ideale per una cenetta al tramonto, ammirando i colori della città che cambiano. Prenotate se volete cenare in terrazza!
- Le Foundouk: considerato uno dei ristoranti migliori della città. Arredamento di gran stile, anche questo con terrazza panoramica. Piatti ricercati, prezzi nella media.
- Dar Zellij: sempre nel cuore della Medina, cucina tipica in ambiente elegante e pittoresco.
- Gran Cafè de la Poste: elegante e raffinato, per un pranzo, una cenetta o un cocktail defaticante. Questo è in assoluto uno dei nostri ambienti preferiti, e la cucina è ottima. Un consiglio: prenotate un tavolo per pranzo dopo aver visitato i Giardini Majorelle visto che vi troverete già fuori dal centro di Marrakech.
- Le Marocain – Hotel La Mamounia: all’interno di questo iconico hotel (e se vi diciamo iconico intendiamo immensamente iconico), trovate un ristorante ricercato in un ambiente da mille e una notte. Prezzi decisamente sopra la media, ma l’esperienza è garantita. Potete anche fermarvi prima di cena a Le Bar Majorelle per un drink, in un ambiente retrò piacevolissimo.
- Limoni: cucina sia italiana che marocchina, entrambe di alto livello, all’interno di un tipico Riad. La fortuna di aver visto questo ristorante con gli alberi all’interno del cortile principale pieni di limoni ha reso la cena ancora più piacevole.
- El Fenn Hotel: vi ricordiamo che essendo un paese musulmano, non è scontato che nei ristoranti abbiano alcolici. Gli hotel, invece, sono sempre riforniti: al rooftop bar dell’hotel El Fenn, frequentato anche da celebrità (Madonna ha affittato l’intero hotel qualche anno fa per il suo compleanno), potrete gustarvi un buon cocktail in un ambiente colorato e con una bella vista su Marrakech.
- La Sultana Signature Hotels: ambiente raffinato e storico, all’interno di un hotel posizionato a poca distanza da Piazza Jamaa El Fna. I tavoli sono disposti intorno alla sontuosa piscina immersa in un ambiente soffuso, e la cena è accompagnata da suonatori di out. A nostro gusto sicuramente questo è uno dei migliori ristoranti provati a Marrakesh. La tipica insalata marocchina e l’agnello (per due persone) sono i nostri piatti preferiti. Prima di cena un drink nel cocktail bar dell’ultimo piano può essere una buona idea.
- Villa Des Oranges: ci troviamo sempre all’interno di un riad, questa volta parte della catena Relais & Chateaux. Il fascino retrò degli interni mixati alla tipica architettura ci ha decisamente conquistato. Ottimo cibo, ottimo servizio. Ottimo anche il dirty Martini (che per noi è sempre un ottimo ago della bilancia)
- La Famille Restaurant: ci troviamo nel mezzo della medina. E’ quasi difficile trovarlo se non si conosce il punto preciso, complice l’entrata molto stretta che si apre su un cortile interno in stile boho nel quale sono disposti tutti i tavoli e la cucina a vista. Menù esclusivamente vegetariano abbastanza ristretto (4-5 piatti). Ci ha ricordato vagamente le vibes che si respirano nei locali di Canggu a Bali, il che è strano visto che ci troviamo a Marrakech. Buono, da provare.
Info pratiche:
Potete volare autonomamente in Marocco dalle maggiori città italiane anche con compagnie aeree low cost. È necessario il passaporto. Le carte di credito sono accettate negli hotel e nei ristoranti di fascia medio-alta. È sempre bene avere del contante con voi: potete prelevare in aeroporto o negli sportelli in città (noi usiamo quelli in Piazza Jamaa El Fna) . Il contante vi servirà per gli acquisti nei souk, per le piccole spese e nei ristorantini locali.
Ci siamo sempre sentiti al sicuro viaggiando in Marocco, è un popolo per cui l’ospitalità è sacra e il turista ancora di più. Consigliamo questo viaggio a qualsiasi tipo di viaggiatore che abbia voglia di confrontarsi rispettosamente a una cultura così diversa dalla nostra in un luogo così vicino.
Adesso sta a voi decidere se partire subito, o se partire insieme a noi!
Per visitare alcuni di questi luoghi accompagnati da persone professionali e simpatiche, vi consigliamo questi tour operati da Civitatis:
-Nottata nel deserto di Agafay
-Escursione di tre giorni nel deserto di Merzouga