Un viaggio in Asia, come molti di voi probabilmente sapranno, non apre solamente le porte verso luoghi talmente belli e lontani da ciò che siamo abituati a vedere da sembrare irreali.
Quello che colpisce chi mette piede in queste terre è anche e talvolta soprattutto l’aspetto umano degli abitanti. Il Sud-est Asiatico è un potpourri di popolazioni caratterizzate da espressioni profonde, intense e segnate, come può esserlo spesso la loro vita.
Ancor prima di entrare in contatto con la loro cordialità si entra in contatto con i loro occhi. E spesso, questi occhi, sono la cosa che più ha marcato il nostro ricordo di un luogo lungo il tragitto di tanti mesi.
La bellezza di un bambino incontrato per caso con la madre tra le risaie di Bali, il volto di un contadino segnato da anni di lavoro sotto il sole ma con il sorriso ancora stampato nonostante l’assenza di denti. Come potremmo dimenticarci dei volti che ci hanno conquistato?
Ci siamo permessi di ritrarne alcuni, chiedendo ovviamente anche il permesso. Qualcuno di loro l’abbiamo incontrato quando purtroppo eravamo in possesso di una fotocamera più vecchia e di scarsa qualità, ma non ci importa e vogliamo mostrarvele lo stesso, perchè secondo noi riescono a trasmettere comunque delle sensazioni.
Uno di loro è Arun, ed è già apparso in uno dei nostri diari di viaggio. È stato un incontro che ci ha profondamente commosso e segnato, lo potete leggere CLICCANDO QUI.
Lui è Arun. QUI trovate il suo racconto.