L’entusiasmo del viaggio in Sudafrica non è ancora passato. Ammettiamo che avevano perfettamente ragione quando ci avvertivano sul forte senso di malinconia che ci avrebbe travolto nei mesi successivi al ritorno.
Si ragazzi, lo possiamo confermare anche noi: il “Mal d’Africa” esiste.
Per tenere vivo il ricordo di uno dei viaggi più belli di questo 2018 crediamo sia ora di parlarvi ancora una volta di questo paese.
Qualche tempo fa vi abbiamo regalato un articolo che raccoglieva 8 validissimi motivi per considerare il Sudafrica come meta del vostro prossimo viaggio, con il supporto di un’agenzia altamente competente e con una profonda conoscenza del territorio come Travelout.
Piccola nota prima di proseguire: per rispondere ad alcuni messaggi che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane, l’agenzia di viaggi Travelout fa parte della stessa famiglia di Futuradria Viaggi.
Per chi non lo sapesse, Futuradria Viaggi è l’agenzia alla quale ci appoggiamo per l’organizzazione dei nostri viaggi di gruppo (come quello in Giordania ad esempio).
Oggi siamo qui per parlarvi di una delle prime tappe da affrontare durante un viaggio in Sudafrica: la strada che collega Cape Town al Capo di Buona Speranza.
COME MUOVERSI
Cominciamo dicendo che la soluzione migliore, e anche la più consigliata, per muoversi liberamente in questa zona è quella del noleggio di un’auto.
Molte sono le compagnie di autonoleggio che hanno base proprio fuori l’aeroporto di Cape Town, e con la dovuta prenotazione del veicolo con anticipo tramite l’agenzia d’appoggio, è semplicissimo ritirarla e successivamente consegnarla sempre presso l’aeroporto.
Ovviamente ricordiamo che per il noleggio dell’auto è necessario avere la Carta di credito valida, la patente e il passaporto.
In Sudafrica è in vigore la guida a sinistra. Nessun timore però, vi assicuriamo che dopo le prime ore di guida vi abituerete molto facilmente e riuscirete a destreggiarvi per le strade, ma prestate sempre molta attenzione a rispettare le regole stradali e soprattutto i limiti di velocità. In Sudafrica sono molto severi su questo frangente, e molte persone ci hanno confermato che dopo il loro ritorno hanno ricevuto svariate multe proprio per il superamento dei limiti.
Un altro consiglio spassionato che ci sentiamo di darvi, nel caso decidiate come noi di raggiungere la vicina zona dei vigneti per una degustazione, è quella di non mettervi alla guida dopo aver bevuto. Optate per dormire in una delle numerose riserve presenti nella zona di Stellenbosh.
QUANTO TEMPO SERVE
Il Capo di Buona Speranza si trova a circa 70km a sud di Cape Town, nell’estremità meridionale della Penisola del Capo. L’escursione intera, considerando le tappe che fra poco vi consigliamo di fare, dura all’incirca una giornata.
Considerate anche che non è necessariamente obbligatorio muoversi con una macchina a noleggio, e che ci sono numerosi tour organizzati che partono quotidianamente da Cape Town. Ovviamente questi tour organizzati prevedono delle soste obbligatorie, ma considerate che le tempistiche potrebbero essere leggermente più corte rispetto a un viaggio fai-da-te. Vi consigliamo, qualora decideste di rivolgervi a Travelout per l’organizzazione del viaggio, di farvi raccomandare da Gabriella (l’esperta del Sudafrica) la soluzione migliore sulla base delle vostre esigenze.
Il tragitto da Cape Town al Capo di Buona Speranza dura circa 2 ore senza le soste. Considerate questa tempistica per il viaggio di ritorno.
LE TAPPE
CAPE TOWN
Partite la mattina da Cape Town, dirigendovi verso Hout Bay. È molto semplice uscire dalla città in quanto la segnaletica è chiara e leggibile per tutti ovunque.
HOUT BAY
Hout Bay è un piccolo porto colorato a pochi chilometri a sud da Cape Town. Si trova in una valle oltre la Table Mountain, proprio all’inizio della leggendaria Chapman’s Peak Drive, la strada panoramica che conduce al Capo di Buona Speranza.
Da Hout Bay partono spesso traghetti diretti verso Duiker Island, l’isola nella quale si trovano le colonie di foche, ma proprio questi animali raggiungono il porto animando Hout Bay durante il giorno.
Non si tratta di trappole turistiche, perchè le foche sono assolutamente libere di nuotare e giocare attorno alle barche, quindi vi consigliamo di fermarvi per ammirarle.
Purtroppo non siamo riusciti a fotografarle, ma le abbiamo riprese nelle Instagram Stories, quindi vi consigliamo di planare nel nostro profilo CLICCANDO QUI, e sotto le storie in evidenza del Sudafrica troverete questo simpatico momento.
FALSE BAY
È il momento di imboccare la famosa e tortuosa Chapman’s Peak Drive, e puntare verso False Bay, la baia più estesa di tutto il Sudafrica affacciata sull’Oceano Indiano. È famosa per la temperatura dell’acqua molto più alta rispetto al versante della penisola affacciato sull’Oceano Atlantico.
SIMON’S TOWN
È una piccola cittadina portuale situata nel versante orientale della penisola. Noi abbiamo deciso di fermarci qui per un pranzo veloce prima di proseguire, ma alla fine ci siamo trattenuti più del previsto perchè questo luogo ci è piaciuto molto. La cittadina ha un sapore coloniale veramente unico e vale la pena fermarsi in una delle numerose pasticcerie lungo la strada dopo un pranzo a base di pesce in uno dei ristornati del porto.
BOULDERS BEACH
Questa probabilmente è la tappa più attesa dell’intera giornata. Boulders Beach è una piccola baia protetta nella quale vive l’unica colonia di pinguini africani al mondo.
Il primo impatto che abbiamo avuto una volta arrivati nel luogo è stato molto curioso, perchè è strano il contrasto che si prova nel vedere questi piccoli e simpaticissimi animali in un luogo caldo e soleggiato come il Sudafrica.
Per vederli da vicino nella famosa spiaggia incorniciata dai massi di granito, bisogna entrare nella riserva di Boulders Beach e percorrere la passerella recintata che conduce fino alla spiaggia bianca Foxy. Qui sono presenti decine e decine di piccoli pinguini neri e bianchi distribuiti ovunque che spesso lottano contro le forti raffiche di vento che si abbattono nella spiaggia. Proprio così, il vento qui è veramente forte e alza grosse quantità di sabbia, quindi munitevi di occhiali da sole per coprire gli occhi.
Per questa forte aria inoltre è molto facile trovare i pinguini al riparo in mezzo alla boscaglia che circonda la spiaggia, che bisogna obbligatoriamente attraversare per raggiungere l’ingresso della riserva dal parcheggio delle auto.
Nonostante qui sia molto facile trovarli a pochissimi metri di distanza, è vietato toccarli ed è meglio comunque non rischiare assolutamente di essere beccati solo per averli infastiditi.
Se avete fortuna, come abbiamo avuto noi, è possibile trovare i pinguini anche in una piccola spiaggia adiacente dove non ci sono passerelle, anzi a dire la verità sarebbe possibile anche stendersi a prendere il sole correndo il rischio di essere circondati di pinguini da un momento all’altro. Questa piccola baia molto più protetta dall’aria, si raggiunge tramite un ingresso semi nascosto (ma comunque vigilato) nei pressi del parcheggio. Per accedervi serve il biglietto d’ingresso della riserva che è possibile acquistare solo all’accesso principale, e le guardie presenti chiedono (ingenuamente) se si vuole raggiungere la spiaggia per stendersi al sole o per cercare pinguini.
Dita incrociate per voi!
CAPO DI BUONA SPERANZA
Siamo giunti alla tappa finale di questo viaggio lungo la Penisola del Capo. Percorrendo la Chapman’s Peak Drive si entra nella Riserva del Capo di Buona Speranza.
I paesaggi che si aprono davanti sono davvero indescrivibili, con altissime scogliere a strapiombo nel mare e grandi distese verdi.
Nella riserva sono presenti numerose specie di animali tra cui i babbuini. Ricordavi di prestare molta attenzione ai babbuini perchè sono decisamente aggressivi quando avvistano del cibo. Vi consigliamo di tenere i finestrini dell’auto chiusi e di non camminare con oggetti di valore esposti o cibo in bella vista, perchè proveranno sicuramente a derubarvi.
Se avete tanta fortuna tra Maggio e Ottobre è possibile avvistare le balene lungo la costa, quindi armatevi di binocolo.
Il punto più frequentato e famoso di tutta la riserva è senza dubbio Punta del Capo. Questo luogo incredibilmente ventoso, anche se molto turistico è decisamente scenografico. Per raggiungere l’estremità di Punta del Capo, in cima al punto più alto nel quale si trova l’antico faro della riserva, si può percorrere il sentiero che parte dal ristorante panoramico interamente a piedi (circa 15/20 minuti) o prendere la funicolare Flying Dutchman che in pochi minuti conduce in alto.
Da questo punto si snodano inoltre diversi percorsi di trekking più o meno complessi. Il più semplice alla portata di tutti dura circa 45 minuti e conduce con una passerella in legno al Capo di Buona Speranza, nel quale si trova il famoso cartello con le coordinate del punto più a sud del Continente.
Consiglio: ricordatevi di portarvi una giacca a vento e qualcosa per coprire la gola. Il vento in questo punto di intersezione a strapiombo sul mare è di una potenza in grado di spostare chiunque facilmente.
L’ingresso alla Riserva costa circa 80R per gli adulti e 20R per i bambini.
Ora che avete almeno un’idea delle bellezze che si possono incontrare lungo il tragitto della Penisola del Capo, vi lasciamo pensare se può davvero valere la pena prendere in considerazione il Sudafrica tra le prossime mete. Se solamente i luoghi contenuti in questo articolo si possono vedere in una giornata, provate ad immaginare cosa può succedere in un viaggio intero.
I ragazzi del team di Travelout saranno in grado di rendere la vostra esperienza indimenticabile proprio come hanno fatto con noi! Ecco qui sotto i contatti.
Email: gabriella.a@futuradria.com , claudia.n@futuradria.com
Tel: 051 0018151 Bologna // 0549 908590 – Rep. di San Marino // 0541 831707 – Cattolica (RN)
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