L’Algarve occupa l’intera parte sud del Portogallo, dal confine con la Spagna fino all’estrema punta ovest dell’Europa che si estende verso l’Oceano Atlantico, Cabo São Vicente. Sembra strano ma, anche se è un luogo relativamente vicino ed era nella nostra wishlist da diverso tempo, non l’avevamo mai visitato. Assieme all’Ente del Turismo dell’Algarve siamo arrivati in auto da Siviglia, dopo il nostro tour dell’Andalucia, ma ora che easyJet ha aperto un nuova base a Faro raggiungere il sud del Portogallo è un gioco da ragazzi.
Le spiagge sono il punto di forza di questa striscia di terra, con scenari unici al mondo. Noleggiare un’auto è la soluzione migliore per spostarsi comodamente alla scoperta di colori saturi che vanno dal giallo ocra della sabbia, all’arancione delle falesie, all’azzurro cristallino del mare. Qui le spiagge vanno conquistate: sono raggiungibili tramite percorsi, sentieri, scalinate molto scenografiche che scendono fino alla sabbia dorata. Ma poi bisogna anche risalire! È uno dei viaggi in cui abbiamo camminato di più, ma la fatica viene ripagata totalmente. A dirla tutta è anche un ottimo modo per fare workout! Le spiagge sono ampie e ariose, senza problemi di affollamento. L’unico problema che abbiamo avuto è stato quello di riuscire a catturare tutta questa meraviglia con la fotocamera che purtroppo si è danneggiata proprio il primo giorno in Portogallo, regalando un simpaticissimo alone nero attorno alle foto. In qualche modo siamo comunque riusciti a portare a casa qualche risultato.
Abbiamo alloggiato al Pine Cliff Hotel, un resort 5 stelle parte di Luxury Collection. Posizionato su una scogliera sopra la spiaggia più lunga del Portogallo, Praia da Falesia, ha ben undici ristoranti, camere, suite, ville, piscine, fitness, tennis, golf e molto altro. È situato ad Albufeira, uno dei paesi più tipici e caratteristici di queste zone. Provato il ristorante di pesce, freschissimo ovviamente, dopo uno scenografico aperitivo allo Champagne Bar, arroccato sulla scogliera. Con un ascensore panoramico e con alcune passerelle tra le pareti rocciose, si possono raggiungere spiaggia e ristoranti. L’ultima sera abbiamo avuto l’enorme piacere di cenare al ristorante sushi Yakuza Algarve by Olivier: probabilmente il migliore della nostra vita.
Tornando alle spiagge, avrete l’imbarazzo della scelta. Troverete sempre acqua cristallina la cui temperatura non è detto sia fredda, anche se di fatto siamo sull’oceano. La temperatura varia a seconda della posizione della spiaggia e dell’esposizione e comunque, anche se a volte è fresca, è talmente tonificante e rinvigorente che la preferiamo così. Ecco le spiagge che abbiamo conquistato a suon di step, tutte super consigliate:
– Praia da Marinha: in assoluto la più famosa e forse anche la più scenografica. Imponenti falesie arancioni, mare a chiazze turchesi e blu notte.
– Praia dos Tres irmãos: passaggi degni di un canyon con particolari formazioni rocciose e grotte che regalano scorci fotografici particolarmente ambiti dai fotografi.
– Praia do Camilo: preparatevi a percorrere duecento scalini per il paradiso!
– Ponta da Piedade: una scalinata di roccia conduce a questa spiaggetta dall’acqua incredibile grazie al fondo di pietre.
– Grotte di Benagil: raggiungibili solo via mare, le abbiamo visitate grazie a un tour speciale in barca di Algarve Experience organizzato dall’Ente del Turismo dell’Algarve. Vedere le ripide scogliere e falesie dal mare fa un altro effetto. Le grotte sono impressionanti, ma pullulano spesso di turisti che le raggiungono anche in kayak. Il momento migliore per visitarle è all’alba o al tramonto: un’esperienza imperdibile in Algarve. Come ciliegina di fine tour, abbiamo partecipato a un barbecue in spiaggia: un momento in cui la semplicità è diventata un valore.
Nonostante la base easyJet di Faro, ne abbiamo approfittato della vicinanza per passare la nostra ultima giornata portoghese a Lisbona, non avendola mai visitata, per poi ripartire la mattina successiva con un volo diretto per Milano Malpensa.
La capitale del Portogallo ci ha dato il benvenuto accogliendoci in mezzo a una fitta nebbia durante l’attraversamento in auto del Ponte 25 Aprile, che segna l’ingresso della città. Nonostante ciò dopo qualche ora è uscito il sole e tutto ha acquistato un sapore diverso! Siamo super soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare in una sola giornata, a partire dalle gioie culinarie fino a quelle turistiche.
Per iniziare bene, ci siamo subito fermati a pranzare in una tasca, la classica osteria portoghese, con pochi tavoli occupati anche da locali, e nonnine indaffarate in cucina. A un prezzo più che modico abbiamo assaggiato il top del tipico: bacalhau, le celebri sardinhas assadas, e l’alheira: un tipo particolare di salsiccia composta da un mix di carni e verdure. Per provare invece il Pastel de Nata (dolce più tipico di questo non c’è), ci siamo fiondati in una tipica pasticceria. Le più rinomate a Lisbona sono la Manteicaria e Pasteis de Belem. Nonostante siano famose e turistiche, la qualità è altissima. Molti dolci qui sono fatti con uova e zucchero. Pare che nei secoli passati, le suore di clausura usassero gli albumi per inamidare le tonache, quindi rimanevano molti tuorli che utilizzavano per i dolci. Lo zucchero non è mai mancato grazie al constante rifornimento dalle colonie quindi, per necessità o forse anche per evadere dalla solitudine, le suore mescolavano tuorli e zucchero dando vita ogni volta a dolci diversi ma comunque abbastanza simili tra loro. Il Pastel de Nata è sicuramente il più conosciuto, da gustare appena sfornato, molto pericoloso: uno tira l’altro.
Ecco invece cosa ci ha colpito di più a Lisbona:
– Il quartiere Alfama, il più antico, di una decadenza struggente, con vicoli stretti, muri scrostati, aria popolare, panni stesi, vecchine che si siedono fuori dalla soglia di casa, bambini che urlano giocando per le strade. Gli azulejos sono presenti in tantissime case, le caratteristiche ceramiche dal colore azzurro tenue con disegni che raccontano storie.
– Il Miradouro de Santa Luzia è una frequentata terrazza panoramica sugli edifici di Lisbona, arroccati tra di loro in una sinfonia particolare. Meta turistica che vale un giro.
– Praça do Comércio: una delle più grandi d’Europa. Si respira l’importanza storica che ha avuto nei secoli.
– Praça do Rossio: la pavimentazione è uguale a quella del lungomare di Copacabana a Rio, la tipica Calcada portugueisa.
– Rua Nova do Carvalho, la pink street, famoso istagram spot, ma secondo noi c’è di meglio, come ad esempio…
– Il leggendario tram 28: attraversa la città ed è molto utilizzato anche dai cittadini. Ha un sapore retrò che rende gli scatti speciali. È il simbolo di questa città, insieme alla Funicolare da Bica.
Vale la pena allungare dall’Algarve per visitare Lisbona? Assolutamente si. Ma vale la pena sicuramente prendersi tutto il tempo necessario per esplorare a fondo la regione dell’Algarve, che ora grazie alla nuova base easyJet di Faro è molto, molto più vicina a noi.